venerdì 2 ottobre 2009
La gatta sul tetto che scotta
E' dunque partita una fitta corrispondenza nella quale si cercava di capire in che modo e in che quantità far arrivare in Giappone la prima spedizione di merce della Tabris Corp..
Dobbiamo assolutamente ringraziare Luca che fatalmente in quei giorni postava nel suo blog un post sulle differenze tra poste italiane e giapponesi dandoci la possibilità di fare una richiesta di aiuto senza troppo andare off type; grazie a link e consigli siamo poi giunti a spedire il paccotto circa una settimana fa, anche se non avremo la certezza che tutto vada a buon fine fino alla consegna al destinatario (tempo previsto due tre settimane).
Alleghiamo foto del prodotto, tanto per farvi capire di che tipologia di merce stiamo parlando, per quanto riguarda questa misteriosa "gattina", evitiamo di postare pubblicamente il link del suo sito ma almeno spieghiamo qual'è il suo business.
La sua azienda è specializzata nel rimettere a nuovo vecchie auto e ciclomotori in particolar modo italiane (panda, uno, vespe.......); recentemente da quanto ho capito hanno aperto un cafè nel quale vorrebbero vendere tra le altre cose anche prodotti italiani (già commercializzano bottigliette d'acqua, olio e aceto).
Siamo dunque in trepida attesa della consegna per verificare le possibilità di questo business, vi lasciamo immaginare i viaggi "di lavoro" che ci faremmo nel caso avesse successo.......
P.S. Non a caso abbiamo sempre fatto riferimento alla gatta con questo nomignolo, nelle sue mail è chiaro e comunque mi è stato confermato da lei stessa, che tutti quelli che lavorano nell'azienda amano profondamente i gatti tanto da riempire il loro sito di foto e disegni del felino.
giovedì 1 ottobre 2009
Shopping ad Akihabara
ci andrete più di una volta. La prima visita, addirittura il secondo giorno, ci è servita per visitare il quartiere e dare un'occhiata ai possibili acquisti futuri, per evitarne il trasporto in valigia fino a Kyoto. Gli acquisti li abbiamo fatti in un piccolo negozio, giusto in extremis poiché era l'ultimissimo giorno; un venditore francese ci ha seguito e spiegato tutto il necessario, socializzando con noi e parlandoci pure della sua situazione: sposato con una giapponese ed emigrato lì a causa della mancanza di lavoro in Francia, e dare almeno la possibilità alla moglie di far carriera nel suo paese. Per i vicoli il personale cerca di attrarre clientela al negozio
gridando al megafono slogan e chissà cos'altro, spesso con tanto di sgabelli e cartelli; a volte nel tentativo di fotografarli (che rompipalle siamo eh) si accorgevano e si giravano dall'altra parte XD.Sempre qui in zona siamo entrati in un negozio sviluppato in verticale, strapieno di oggettistica adatto ad un pubblico maturo.
Certamente uno dei quartieri più interessanti ed in cui fare incetta di materiale informatico ed elettronico....