giovedì 11 giugno 2009

GIAPPONE: TORNANO LE GIURIE POPOLARI NEI PROCESSI

21 maggio 2009: il Giappone ha reintrodotto, dopo un'assenza di 66 anni, le giurie popolari nei processi penali, allineandosi così ai sistemi degli altri Paesi del G8 e ponendo le basi per l'apertura di un dibattito sulla pena di morte.

La riforma, operativa da oggi, registrera' la sua prima applicazione nelle aule dei tribunali a fine luglio, secondo le previsioni del Ministero della Giustizia, malgrado resistenze e perplessita' costituzionali di giuristi e societa' civile.

Ai sei giudici popolari, in aggiunta ai tre togati, spettera' non solo decidere colpevolezza o innocenza in casi come l'omicidio, ma anche comminare le pene, in un Paese che prevede quella capitale, mediante impiccagione.

Se oltre l'80% della popolazione valuta corretto il proposito di mantenere la pena di morte, il 79% - secondo un sondaggio del quotidiano Yomiuri - dice di non voler far parte della giuria popolare 'per non dover decidere se comminarla'.

'Credo - ha detto il ministro Guardasigilli, Eisuke Mori - che non siano pochi coloro che sono preoccupati per il fatto di dover servire come giudici, ma cio' che e' necessario e' portare nei processi il senso comune della vita quotidiana'.

Sull'onda della riforma, il Ministro si aspetta un dibattito pubblico sulla pena di morte.
(fonti: nessunotocchicaino)

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